Consulenza legale organizzativa per l’adeguamento della normativa aziendale alla Direttiva 2014/65/EU

QUADRO NORMATIVO

Nel corso degli ultimi anni è progressivamente aumentata la commercializzazione di prodotti finanziari sofisticati caratterizzati da profili di complessità che potrebbero non consentire agli investitori al dettaglio (retail) la piena comprensione dei relativi rischi, costi e potenziali rendimenti o perdite connessi.

Anticipando le misure introdotte dalla c.d. MIFID2 di cui alla Direttiva 2014/65/EU, che entrerà in applicazione a decorrere dal 3/7/2016, l’autorità comunitaria ESMA è intervenuta con la pubblicazione di due opinions al fine di delineare i presidi, le cautele e le attività necessarie per la cura degli interessi degli investitori retail da parte degli intermediari nella distribuzione di prodotti finanziari complessi e good practices cui devono attenersi sia i produttori che i distributori nei processi di ideazione, produzione e commercializzazione di prodotti strutturati.

La Comunicazione n. 97996, che recepisce e si conforma alle indicazioni fornite dall’ESMA, delinea una serie di obblighi cui gli intermediari devono ottemperare, assumendo idonee determinazioni nel più breve tempo possibile.

Sia nella fase di disegno di un prodotto finanziario sia nella fase di commercializzazione è richiesto agli intermediari di tenere in piena considerazione i bisogni, le caratteristiche socio-economiche e la tolleranza al rischio dei propri clienti.

Le norme disegnano un quadro operativo centrato sul cliente ed esigono dagli operatori una costante valutazione dell’interesse dell’investitore in ogni fase del processo di intermediazione.

In particolare, gli intermediari hanno il dovere di condurre autonome valutazioni per la delimitazione del perimetro dell’offerta di prodotti finanziari, in coerenza con le connotazioni del proprio target di clientela, anche individuando ex-ante i prodotti che, per caratteristiche intrinseche, non si prestano alla realizzazione delle esigenze di investimento dei propri clienti.

CONSOB, con specifico elenco accluso alla Comunicazione, individua una serie di tipologie di strumenti e prodotti finanziari considerati ad elevata complessità, identificando fra questi cinque tipologie di prodotti ritenuti non adatti alla clientela al dettaglio.

In generale, ogni intermediario è tenuto ad effettuare una adeguata due diligence su tutti i prodotti complessi che intende inserire nella gamma d’offerta; ove a seguito di tale verifica l’intermediario accerti che in concreto il prodotto – sia esso incluso o meno nell’elenco citato – non possa mai soddisfare al meglio gli interessi dei propri clienti o che, rispetto ad esso, manchino le informazioni sufficienti a valutarne le principali caratteristiche ed i rischi, eviterà di prestare consigli su quel prodotto o di venderlo.

La lista pubblicata da Consob, infatti, non è da intendersi come esaustiva, ma, piuttosto, esemplificativa: rimane a cura di ogni intermediario, nell’ambito della definizione del catalogo prodotti ed in relazione alla specifica e concreta articolazione dei propri servizi d’investimento, individuare categorie di strumenti, relativi livelli di complessità e regole di trattamento.  Si evidenzia che tra i prodotti complessi rientrano le obbligazioni subordinate (anche emesse dalla banca), warrant, covered warrant, taluni OICR.

La Comunicazione assegna alle banche  il 30 giugno 2015 quale termine per fornire adeguata informativa alla CONSOB, con dedicati riferimenti in ordine alla policy, ai presidi adottati e agli esiti delle attività di controllo.

LA PROPOSTA

Sp Consulting si propone quale partner per lo svolgimento delle attività necessarie per ottemperare agli obblighi previsti dalla Comunicazione Consob.

Nello specifico SP Consulting offre il servizio di consulenza organizzativa e legale per:

  • l’analisi della situazione as is della Banca in merito alla trattazione di prodotti finanziari complessi nell’ambito dei servizi di investimento e con i diversi canali
  • la redazione della documentazione da presentare al Consiglio di Amministrazione per l’assunzione di idonee determinazioni e da inviare a Consob entro il 30.06.2015.

Come Output del progetto saranno rilasciato i seguenti:

  1. Policy sulle strategie commerciali in tema di distribuzione di prodotti complessi
  2. Verbale di seduta del Consiglio di Amministrazione per l’adozione delle determinazioni richieste da Consob
  3. Relazione della funzione di compliance  con report delle verifiche svolte
  4. Comunicazione a Consob.