SP Consulting offre consulenza organizzativa per la conformità alla Circ. 263, mediante la fornitura di un servizio di consulenza organizzativa volta a supportare le strutture aziendali nelle attività di analisi, di progettazione e di stesura degli atti di normativa interna richiesti dal Cap 7.

IL PERCORSO DI CAMBIAMENTO DEL SISTEMA DEI CONTROLLI

Con pubblicazione del Provvedimento di Banca d’Italia del 7 luglio 2013 è stato rilasciato il 15° aggiornamento delle Nuove Disposizioni di Vigilanza Prudenziale inserendo nella Circolare n. 263 del 27 dicembre 2006 i nuovi Capitoli 7, 8 e 9 (di seguito per brevità Provvedimento).

Con tale Provvedimento Banca d’Italia, dopo una lunga fase di pubblica consultazione, interviene sul quadro normativo vigente, introducendo previsioni di forte impatto e nuovi obblighi a carico degli intermediari.

Il nuovo modello del sistema dei controlli previsto dalle norme del 15° aggiornamento deve rispondere a specifici requisiti e gli intermediari sono tenuti ad adeguarsi entro i termini definiti dal Bollettino n. 6/2013.

I requirements principali del sistema dei controlli sono previsti nel Cap. 7 della Circ. 263/06, che richiede la realizzazione di un progetto di adeguamento da completarsi sostanzialmente entro il giugno 2014.

A completamento, i capp. 8 e 9 introducono nuove regole in tema di ICT e business continuity. Gli intermediari hanno condotto un self assessment per vagliare il grado di rispondenza della situazione as is rispetto alle nuove previsioni.
Le carenze e le misure da adottare sono state registrate nell’elaborato inviato a Banca d’Italia nel mese di gennaio all’esito della Gap Analysis.

L’intermediario deve governare i cambiamenti con responsabilità e consapevolezza, organizzando le attività per la scadenza del giugno 2014, che referenzia le principali remediation evidenziate in Gap Analysis.

LE AREE IMPATTATE E IL PROGETTO DI ADEGUAMENTO
I topics del Cap. 7 impattano sulle seguenti aree:

• politiche di gestione del rischio
• profili di governance e azione degli organi societari
• organizzazione e competenze delle funzioni di controllo
• coordinamento e integrazione integrazione nel presidio dei rischi
• esternalizzazione.

Per ciascuna area tematica è necessario gestire un progetto di adeguamento che comporta l’adozione di misure di rimedio di diversa natura.